Nel classico Le mille e una notte Shahrazād, per non essere uccisa, racconta ogni notte una storia al sultano Shahrīyār.

Shahrazād non deve solo raccontare una storia ogni notte, ma una storia buona, bella, capace di entusiasmare il sultano.

Ci vuole fantasia per raccontare una storia, la stessa fantasia che avevamo da bambini. L’autoreferenzialissimo ci allontana dalla creatività, pone noi stessi al centro di tutto, anziché renderci materia viva da trasfigurare in una storia. E come si alimenta la fantasia se non si è curiosi? Curiosi di conoscere storie, come lo eravamo da bambini quando ascoltavamo le favole o guardavamo i cartoni animati.

Ecco perché uno scrittore è sempre un lettore famelico.

Persino un aspirante calciatore si allena ogni giorno e conosce le più importanti partite di calcio della storia, dunque perché per uno scrittore dovrebbe essere diverso?

In questo spazio parleremo di tecniche di scrittura, ma soprattutto di letteratura, di autori secolari, di grandi maestri, di ciò che dovrebbe accomunare ogni scrittore: l’amore per la lettura.

Non a caso il nome di questo spazio, Nel territorio del diavolo, è un tributo al saggio della grandissima autrice e maestra Flannery O’ Connor. Perché se vogliamo apprendere quello che è il più duro e sacro dei mestieri abbiamo bisogno di maestri e di libri.

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Il mestiere di scrivere