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Elenco riviste letterarie e case editrici

Ogni tanto bazzico i gruppi Facebook di aspiranti scrittori o autori emergenti, nonostante in ambito editoriale e letterario ci sia un forte snobismo riguardo questo contesti. In ogni caso, la difficoltà maggiore che trovo in questi autori è la capacità di farsi conoscere negli ambienti giusti. Molti si auto-pubblicano (con pro e contro), altri restano affossati nella rete della micro editoria. Li vedo spesso domandarsi come farsi conoscere, come vendere due o tre copie in più, a quale casa editrice rivolgersi o quale canale promozionale funzioni meglio.

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Editoria VS Amazon

A mio dire tutti dovrebbero scrivere, ma chi ambisce a pubblicare dovrebbe almeno prendersi la briga di informarsi bene in quale ambiente lavorativo sta cercando di entrare: sì, perché il mondo dell’editoria è un ambiente lavorativo; diversamente, non aspettatevi del denaro per i vostri dattiloscritti.

Invece ancora oggi, in pieno 2022, ci si accosta al mondo editoriale senza averne conoscenza, finendo per inciampare sempre nella solita, noiosa domanda: meglio pubblicare con una CE o in self su Amazon?

Da premettere che quando leggo l’acronimo CE mi sale una furia omicida che manco Ted Bundy. Provate a usare ’sto cacchio di termine parlando con qualcuno tipo Antonio Franchini, come minimo vi molla un cazzotto in faccia.

Casa editrice. Siamo scrittori, dunque rispettiamo le parole.

Chiusa questa digressione, a mio dire necessaria, ho deciso di spendere gratuitamente un po’ del mio tempo per dare alcuni consigli, spero utili a chi vorrà leggerli.

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Ho scritto un romanzo, e adesso?

Ho scritto un romanzo, e adesso? Adesso come prima cosa assicurati che sia veramente finito. Troppe volte si crede ultimato un lavoro che in verità è solo una prima stesura. Sarebbe consigliabile farsi leggere da qualcuno che ne capisce, un lettore forte e analitico, capace di essere il più oggettivo possibile. Fatto questo, bisogna capire cosa si desidera fare del proprio lavoro, e per farlo è necessario compiere la cosa più difficile non solo per uno scrittore, ma per tutti: essere onesti con se stessi.

Quale valore il mio testo?

Per rispondere a questa domanda dovrete ovviamente non cantarvela da soli né essere troppo insicuri, ma obbiettivi, e per farlo bisogna aver letto tanto e bene, così che possiate paragonarvi ai grandi scrittori. Ultima cosa, dovrete essere consapevoli delle vostre attuali capacità: ho scritto qualcosa di migliore?

In base alle risposte potrete capire a chi puntare, perché in base a questo capirete come muovervi.

Ho scritto un lavoro per la piccola editoria, per la media editoria, per la grande editoria oppure voglio puntare a un concorso? O magari voglio pubblicare in Self publishing?

Ogni scelta prevede un percorso diverso, ovviamente salvo la casualità, che c’è sempre.

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Passare attraverso i processi editoriali come una salamandra

di Gian Carlo Ferretti

Dal numero de L’Indice di febbraio 2018

Ha ancora un ruolo la letteratura nella nostra nuova condizione esistenziale? Non c’è dubbio che nel passato il suo ruolo si poteva vedere o percepire in modo esplicito: non tanto o non solo per lo spazio che la letteratura occupava (per esempio in libreria, sulle pagine dei giornali, nelle recensioni settimanalmente pubblicate), o per il tempo che alla letteratura veniva da molti dedicato con la lettura quotidiana, quanto soprattutto per ciò che la letteratura significava nell’immaginario collettivo.

Con la diffusione sempre più ampia e sempre più invadente degli strumenti di comunicazione digitale, che cambiano il modo di gestire il proprio tempo, e di vivere il tempo libero (si pensi alle e-mail o alle letture in internet, e in generale agli smartphone), e con la diffusione quasi incontrollabile dei social network, l’immagine della letteratura conosciuta nel passato sembra essersi molto modificata, se non venuta meno. Questo non significa necessariamente che non si leggano più testi letterari, ma che la letteratura non ha più il ruolo sociale di formazione o di conoscenza che aveva in passato. O almeno la letteratura come la conoscevamo. A questo si aggiunge il discorso sulle diverse forme che la letteratura può presentare nei blog o in altri luoghi della rete. Venendo meno il ruolo che le era riconosciuto, sono venute meno altre cose: per esempio una precisa distinzione della qualità della letteratura, per cui tutto ciò che viene pubblicato sembra avere lo stesso valore. E questo è un problema di informazione, di trasmissione di valori, che investe comunque l’editoria. Continua a leggere Passare attraverso i processi editoriali come una salamandra